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ROSA KAZANLIK Kazanlik è il nome di una città bulgara dove si coltivano queste rose per ottenere oli profuma...
mercoledì 23 marzo 2016
lunedì 7 marzo 2016
ABELIE
Abelia è un cespuglio sempreverde o semi spogliante (dipende dalle varietà), con foglie opposte intere o dentate verdi variegate e fiori generalmente a mazzi, di colore rosa più o meno intenso o bianchi.
Appartiene alla famiglia delle caprifogliaceae copre un vasto areale di origine, Cina, Giappone, Messico.
Se ne conoscono circa 20 specie e innumerevoli ibridi
Il nome abelia deriva dal nome del suo scopritore Clarke Abel, che la scopri in Cina nei primi dell'800. Fu però introdotta in Europa da Robert Fortune nel 1843 e fiorì per la prima volta nel 1844 nei giardini Horticultural Society di Londra.
Di facilissima coltivazione, si adatta a qualsiasi tipo di terreno ma preferisce terreni medi, impasti neutri o leggermente acidi. Si può collocare in qualsiasi esposizione (sole o mezzombra) evitando l’ombra cupa. Resiste al freddo anche intenso. Comincia a fiorire in tarda primavera e per tutta l'estate non smette mai. Profuma e raramente è attaccata da funghi o insetti.
Diventa quindi una valida alternativa ad altre piante da collocare in vaso sui nostri terrazzi, data anche dalla loro capacità di vivere in contenitori non necessariamnete di grandi dimensioni.
Può essere colpita da il marciume radicale se troppo bagnata e se vi è ristagno, quindi evitare i sottovasi. Bisogna concimare a primavera (mese di Marzo) con concimi ben bilanciati per piante da fiore.
La potatura non è necessaria ma, se si vogliono cespugli ordinatissimi, potare a metà autunno (fioriranno ugualmente dato che la fioritura avviene sul ramo dell’anno). Si riproducono per talea o per propaggina, prelevando un rametto semilegnoso di una 15 di cm da mettere in un vasetto con terriccio per talee e tenere in ambiente tiepido ben fresche e luminoso.
Qui di seguito i ibridi adatti alla coltivazione in vaso:
- abelia Edward goucher
- abelia prostrata
- abelia rupestris
- abelia sarabanda
- abelia x grandiflora Sparkling Silver
- abeliax grandiflora raspberry proffusion
Tratto da Collana del Verde
Le mie rose
Se dovessi raccontare come
mi sono appassionata alle rose direi una bugia. Non c'è stato un
momento preciso in cui una folgorazione dal cielo mi ha
colpito,inducendomi la passione che ora mi anima nei riguardi delle
rose. Penso sia stato un naturale scivolamento tra l'indifferenza
infantile e la consapevolezza della bellezza del fiore per eccellenza.
La scuola superiore che scelsi fu l'Istituto Tecnico Agrario,e lì di
rose ce ne erano,ma ancora nulla si muoveva nella mia testolina
adolescenziale. Le vedevo,erano belle,ma null'altro,no,penso che l'amore
è nato nel momento che ho cominciato a coltivare le " mie rose".
Abito
in campagna,ho un grande giardino e quando fu il momento di
ingentilirlo fu una scelta naturale piantare qualche rosa e da lì
comincia l'avventura. Il primo rosaio che piantai si chiama Antico
Amore,visto su un catalogo di Barni,che penso sia stato uno dei maggiori
ispiratori di molti amanti delle rose. E' un ibrido di
tea,resistente,rifiorente,con rose di forma simil antica,color rosa
carnicino,non molto profumato,ma molto carino. Il catalogo diceva che
raggiungeva l'altezza massima di 1,5 m ed io ,tutta contenta, mi sono
detta che sarebbe stato perfetto fuori della porta del salotto. Già mi
vedevo,la mattina di primavera,uscire e ammirare ad altezza occhi quelle
belle rose. Beh,lo prendo,lo pianto e attendo. La pianta attecchisce
durante la primavera ed io fiduciosa a spiare i nuovi getti per veder
nascere le mie prime rose e quella nulla. Passano i mesi e quella
nulla,mi fa un cespuglio meraviglioso,con lunghi getti bronzei e quella
nulla,poi viene l'inverno e di nuovo la buona stagione e quella nulla.
Insomma ci son voluti due anni per veder sbocciare le carnose rose di
Antico Amore,solo che erano a due metri e mezzo dal suolo ed io
,praticamente ,me le godo dalla finestra della camera,che è al primo
piano.
Ma ormai il seme,e non solo metaforicamente,era
germogliato e da quel momento non c'è stata annata che non abbia visto
mettere a dimora o invasare nuovi rosai. E come tutti gli amanti di una
qualsiasi specie sanno c'è un percorso da fare,con dei passaggi ben
precisi, Anche perchè le rose offrono una tale varietà di forme e colori
che c'è veramente da sbizzarrirsi.
Infatti il mio step
successivo furono le antiche varietà,ma all'epoca non erano molto di
moda ed ebbi le mie difficoltà per procurarmi quello che mi
piaceva,inoltre spesso i rosai antichi possono essere più delicati e
questo lo scoprii a mie spese. Comunque,a distanza di più di 20 anni,un
piccolo rosaio di M.me Hardy ancora mi allieta con la sua esigua
fioritura di corolle perfette. Un'altra sorpresa fu Costance
Spry,creatura di Austin,dichiarato rosaio con altezza massima di 2,5
m,che piazzai in un angolo della recinzione e che divenne in brevissimo
tempo un cespuglio ramificato con getti talvolta anche di 4 m,degno
della foresta amazzonica più profonda,e con una delle fioriture più
belle che abbia mai visto.
A fronte di queste meraviglie ho
avuto anche delusioni cocenti,e non poche,anzi molte. Con Costance Spry
inaugurai il periodo Austin piantando qua e là i suoi rosai, Sharifa
Asma, Abraham Darby,Pat Austin,Ambridge Rose e altre cinque o sei
varietà. Furono un successone per un paio di anni e poi pof! Seccati in
meno di una stagione,tanto che da allora i rosai di Austin me li tengo
in vaso e stop.
Devo confessare anche una sviscerata passione
per varietà molto più economiche,per anni ho piantato quei poveri rosai a
radice nuda, un poco stenti,che vengono venduti dalla grande
distribuzione,in quei sacchetti di plastica verdi o rossi,con la foto
della varietà davanti. Quando li vedo lì,negli scaffali del
supermercato,si manifesta lo stesso sentimento che mi ha permesso di
riempirmi la casa di animali andicappati,mi fanno pena. Così,anche se
quella varietà non mi piace proprio,la prendo e magari la pianto nel
bosco,nel tentativo di dargli una vita decorosa. Comunque le sorprese
più belle le ho proprio avute dai famosi sacchetti, perchè,in due
occasioni diverse, hanno prodotto due rosai,uno a cespuglio e l'altro
rampicante di una bellezza particolare. I nomi? Persi con il passare
delle stagioni,forse perchè ne pianto veramente troppi e non me lo
ricordo il nome di tutte le mie creature.
Ma forse questo non è
un problema,che mi importa di sapere il suo nome quando ogni anno mi
rallegra con il regalo dei suoi fiori,quello che io cerco non è la sua
genealogia,ma la gioia che è capace di far scaturire dal mio cuore
e,come ha detto uno ben più dotto di me,la rosa e la sua bellezza
esistono da ben prima che gli dessimo un nome.
Dr.Elisabetta Meregalli www.lerosedifirenze.com
giovedì 3 marzo 2016
GRANDI SORPRESE PER VOI
Cancelli aperti in vivaio
vivaio
Le Rose di Firenze
http://www.lerosedifirenze.com
L’evento si
svolgerà presso il vivaio Le Rose di Firenze,via delle Prata 13A, Scandicci
(Firenze) in occasione del Solstizio di Primavera, 19/20 Marzo, dalle 10 al
tramonto.
PROGRAMMA
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Consulenze
gratuite per i proprietari di animali e dimostrazioni di piccoli esercizi, attività
per avvicinare i bambini agli animali nel pomeriggio di sabato e domenica
·
corso
di potatura delle rose,ortensie e clematidi dalle ore 10 della domenica
·
corso
di coltivazione delle lavande e dei cespugli da fiore sabato pomeriggio dalle
15
·
corso
coltivazione agrumi, erbacee e pelargoni domenica pomeriggio dalle 15
·
Sarà
anche presente un angolo ristorazione street food con prodotti della cucina
tipica toscana del cuoco Mario
Monterossi.
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Parte
dei proventi provenienti dalla vendita di alcune varietà di rose saranno
devoluti all’associazione Donna&Madre olnus con cui il Vivaio le Rose di
Firenze ha una stretta collaborazione.
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ospiti partecipanti: vivaio La Brina,vivaio Pollicirosa, Biovivaio Gran
burrone, vivaio Alessandra Orsi,
Vivaio Antico fiore, associazione Donne in Campo , associazione Donna
·
& Madre ,Strepeyou
Firenze, libri collana verde.
·
La terra di Gaia humus di
lombrico.
·
La
manifestazione avrà il patrocinio di Volkswagen
“veicoli commerciali”
Naturalmente
rose clematidi e tanto altro ancora vi aspettiamo !!
·
vivaio le rose di Firenze, loc. Scandicci, 50018
Firenze, via delle prata n°13 A
Rita
Paoli 3283842785
Stefano
Magi 329 0529736
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