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ROSA KAZANLIK Kazanlik è il nome di una città bulgara dove si coltivano queste rose per ottenere oli profuma...

mercoledì 30 novembre 2016


 
CAMELIA  AMPLEXICAULIS 
La camelia senza picciolo


Stamani gironzolando per il vivaio  sono stata attratta da delle grandi foglie lucide, lisce, verde brillante ,ma le apicali invece di un bel rosso, ma sopratutto sprovviste di picciolo. Francamente mi sono chiesta che cavolo di pianta fosse, quando ho letto il cartellino non potevo  crederci, una CAMELIA AMPLEXICAULIS ANZI 15!!
in un bel vasino di cm 18 alta circa   40 cm . Questa pianta non è facile da trovare e sinceramente non ho mai visto il fiore, spero di vederlo presto ma qualche notiza su questa signora ve la posso dare.
E' un arbusto denso con grandi foglie ellittiche che proviene da zone tropicali della Cina e Vietnam .
Come tutte le cameli preferisce terreni acidi, luoghi ombreggiati ma a differenza delle sue sorelle non sopporta il freddo e quindi da noi è bene coltivarla in vaso e ripararla nei mesi freddi, come si fà con un limone, non sò dirvi molto di più, ma sappiate che è entrata a far parte della mia collezione personale di piante e sarà il tempo a dirmi come coltivare questa rara camelia.  

giovedì 22 settembre 2016

martedì 6 settembre 2016

OSLO E LE SUE PIANTE


VIAGGIO A OSLO CON MIA FIGLIA


Oslo è una città molto estesa, ma molto verde. Gli abitanti di Oslo sono molto attenti al proprio ambiente, ma credo che sia anche una questione di clima, tantè vero che mia figlia che si era sempre disinteressata alle piante, benché figlia di vivaisti e nipote di agricoltori ,da quando vive qui è cambiata, la sua casa è piena di piante e mi segue entusiasta nei mie giri verdi ….si penso che il freddo faccia bene aumenta l’amore per le piante forse? ….sorrido.


Lungo la strada oltre ad esserci un bel po’ di giardini curatissimi, spontaneamente nascono alberi, cespugli e erbacee che ora a meta agosto sono ben fioriti anche se il massimo dello splendore qui, nella parte sud della Norvegia si ha nel mese di luglio.
Il clima ora è meraviglioso non fa freddo ma neanche caldo, la luce è bellissima ricorda la nostra nel mese di settembre ma ancora più luminosa, appena arrivata ho cominciato a esaminare le piante lungo la ripida strada che porta a casa, la cosa più vistosa in questo momento sono i sorbi degli uccellatori stracolmi di bacche arancio, rosse, talmente numerose da far piegare i rami.
Questo albero è molto comune e viene usato anche per alberature stradali , lungo i fossi si nota un ‘esplosione di di colori che vanno dal bianco al rosa chiarissimo per finire ad un rosso acceso sono saponarie a fiore scempio e doppio qui le possiamo trovare ovunque sia nate spontaneamente sui bordi stradali, oppure usate sapientemente nelle aiuole pubbliche cittadine ,si passa poi a le rose, sono presenti sia le rose rugose sia la la rosa Sp. che la rosa majalis, mollis e dumalis, nei giardini si possono osservare molte rose paesaggistiche, come Rosa PINK KNOCK OUT ® o altre rose moderne ,. le rose adesso sono piene di cinorrodi rossi arancio Le rose rugose adesso esprimono il meglio di se avendo presente sulla stessa pianta bacche mature bacche verdi e e fiori ,scappate dai vari giardini troviamo anche delle bellissime potentille bianche , gialle e arancio ,qui vivono benissimo hanno un fogliame verde brillante e i fiori hanno colori vivacissimi. Nei giardini si usano molto per colorare piante stagionali in particolare le begonie come ad esempio la begonia dragon, che erbacee perenni come echinacee e rubeckie.
Un’erbacea perenne fiorita è la lysimachia punctata detta anche “mazza d’oro punteggiata” è costituita da fusti eretti alti circa 60 cm e da foglie portate a gruppi di tre verde opaco. i fiori gialli sono presenti da giugno ad agosto si trovano all’apice dello stelo e sono anch’essi a gruppi di tre. durante i mesi invernali la parte aerea scompare ma già dall’autunno si formano nuove gemme alla base del terreno. Sono piante versatili che amano i terreni ricchi di acqua.
Fanno bella mostra di se le bacche di lonicera periclymenum che sono presenti sui rami della pianta in coppi questa pianta molto comune qui si presenta come un grande cespuglio di circa 5-8 m spogliante che fiorisce di biaco da maggio a giugno . si puo osservare anche un’altra lonicera co delle vivaci bacche arancio è la lonicera xylostemum ch raggiumge l’altezza di 2,5 me fiorisce in maggio e giugno
Dalle staccionate di legno che delimitano i giardini spuntano fuori delle spiree in particolare la spirea billardi con la sua panocchia rosa . Lungo le rocce si trova una pianta che sta anche a casa mia a Firenze a ricoperto tutto la cymballaria muralis che se ne frega del gran caldo che fa da noi e del gran freddo che fa qui ,un’altra pianta che si incontra spessissimo solidago canadensis e la solidago virgaurea con vistose fioriture gialle
Piccolo ma molto interessante il salix herbacea il salix caprea e il salix viminalis ma molti salix sono presenti in Norvegia. Ho elencato solo pochissime piante ma questo è solo un primo assaggio ci risentiamo nella prossima puntata


domenica 3 luglio 2016






ROSA KAZANLIK









Kazanlik è il nome di una città bulgara dove si coltivano queste rose per ottenere oli profumati. E’ una rosa damascena del 1689 , originaria della Turchia , fiorisce una sola volta e ha un profumo molto intenso. Possiede un fiore rosa chiaro semidoppio, il calice è composto da lunghi sepali . In autunno i fiori danno origine a cinorridi arancio.
In Bulgaria la raccolta avviene da metà maggio a metà giugno solo al mattino molto presto.Si inizia alle 4 e si termina massimo alle 9 questo per mantenere in maniera perfetta le note della rosa,mentre la raccolta per fare marmellate o altri prodotti come gli sciroppi  avviene nel pomeriggio.
Si pensi che da tre tonnellate di petali di rosa si ottiene poco più di un chilo di essenza.

mercoledì 22 giugno 2016



LA ROSA BRUNA









Si tratta di una rosa molto bella coltivata in Liguria particolarmente in valle Scrivia da molti molti anni, se ne trova traccia in liguria già nel 1600, della sua storia e delle sue origini non si sa molto ( probabilmente è una centifoglia) . Ha un colore rosa fuxia  è profumata e raggiunge un’altezza di circa 80 cm.
Da questa rosa si ottiene un ottimo sciroppo che può essere usato per dolcificare, come bevanda dissetante in estate allungato con acqua gassata, oppure per preparare una tisana rilassante .
RICETTA PER UN LITRO DI ACQUA
300 gr di petali
1,5 kg di zucchero
Portare l’acqua a ebollizione immergere i petali e lasciarli in infusione per 24 ore, strizzarli e filtrarli bene e  al  succo ottenuto si aggiunge lo zucchero e si fa bollire piano piano per circa 20 minuti e poi si aggiunge il succo di un limone. Ecco fatto!! ora basta imbottigliare
(foto di Beauty Rose)

lunedì 11 aprile 2016

UNA ROSA AL GIORNO

Rosa Charlotte




Rosa arbustiva di Austin del 1993 ha un profumo fruttato molto delicato simile al tè. Questa pianta ha il  fiore ha una forma a coppa con la parte centrale ricca di petali giallo intenso che sfumano in giallo limone verso l'esterno .
Per spingerla a rifiorire dobbiamo fare una leggera potatura dopo la prima fioritura.
Ha un portamento cespuglioso e raramente supera il metro di altezza è quindi adatta alla coltivazione in vaso. 

lunedì 7 marzo 2016




ABELIE




Abelia è un cespuglio sempreverde o semi spogliante (dipende dalle varietà), con foglie opposte intere o dentate verdi variegate e fiori generalmente a mazzi, di colore rosa più o meno intenso o bianchi.
Appartiene alla famiglia delle caprifogliaceae copre un vasto areale di origine, Cina, Giappone, Messico.
Se ne conoscono circa 20 specie e innumerevoli ibridi
Il nome abelia deriva dal nome del suo scopritore Clarke Abel, che la scopri in Cina nei primi dell'800. Fu però introdotta in Europa da Robert Fortune nel 1843 e fiorì per la prima volta nel 1844 nei giardini Horticultural Society di Londra.
Di facilissima coltivazione, si adatta a qualsiasi tipo di terreno ma preferisce terreni medi, impasti neutri o leggermente acidi. Si può collocare in qualsiasi esposizione (sole o mezzombra) evitando l’ombra cupa. Resiste al freddo anche intenso. Comincia a fiorire in tarda primavera e per tutta l'estate non smette mai. Profuma e raramente è attaccata da funghi o insetti.
Diventa quindi una valida alternativa ad altre piante da collocare in vaso sui nostri terrazzi, data anche dalla loro capacità di vivere in contenitori non necessariamnete di grandi dimensioni.
Può essere colpita da il marciume radicale se troppo bagnata e se vi è ristagno, quindi evitare i sottovasi. Bisogna concimare a primavera (mese di Marzo) con concimi ben bilanciati per piante da fiore.
La potatura non è necessaria ma, se si vogliono cespugli ordinatissimi, potare a metà autunno (fioriranno ugualmente dato che la fioritura avviene sul ramo dell’anno). Si riproducono per talea o per propaggina, prelevando un rametto semilegnoso di una 15 di cm da mettere in un vasetto con terriccio per talee e tenere in ambiente tiepido ben fresche e luminoso.  
Qui di seguito i ibridi adatti alla coltivazione in vaso:
  • abelia Edward goucher
  • abelia prostrata
  • abelia rupestris
  • abelia sarabanda
  • abelia x grandiflora Sparkling Silver
  • abeliax grandiflora raspberry proffusion

Tratto da Collana del Verde




Le mie rose


Se dovessi raccontare come mi sono appassionata alle rose direi una bugia. Non c'è stato un momento preciso in cui una folgorazione dal cielo mi ha colpito,inducendomi la passione che ora mi anima nei riguardi delle rose. Penso sia stato un naturale scivolamento tra l'indifferenza infantile e la consapevolezza della bellezza del fiore per eccellenza. La scuola superiore che scelsi fu l'Istituto Tecnico Agrario,e lì di rose ce ne erano,ma ancora nulla si muoveva nella mia testolina adolescenziale. Le vedevo,erano belle,ma null'altro,no,penso che l'amore è nato nel momento che ho cominciato a coltivare le " mie rose".
Abito in campagna,ho un grande giardino e quando fu il momento di ingentilirlo fu una scelta naturale piantare qualche rosa e da lì comincia l'avventura. Il primo rosaio che piantai si chiama Antico Amore,visto su un catalogo di Barni,che penso sia stato uno dei maggiori ispiratori di molti amanti delle rose. E' un ibrido di tea,resistente,rifiorente,con rose di forma simil antica,color rosa carnicino,non molto profumato,ma molto carino. Il catalogo diceva che raggiungeva l'altezza massima di 1,5 m ed io ,tutta contenta, mi sono detta che sarebbe stato perfetto fuori della porta del salotto. Già mi vedevo,la mattina di primavera,uscire e ammirare ad altezza occhi quelle belle rose. Beh,lo prendo,lo pianto e attendo. La pianta attecchisce durante la primavera ed io fiduciosa a spiare i nuovi getti per veder nascere le mie prime rose e quella nulla. Passano i mesi e quella nulla,mi fa un cespuglio meraviglioso,con lunghi getti bronzei e quella nulla,poi viene l'inverno e di nuovo la buona stagione e quella nulla. Insomma ci son voluti due anni per veder sbocciare le carnose rose di Antico Amore,solo che erano a due metri e mezzo dal suolo ed io ,praticamente ,me le godo dalla finestra della camera,che è al primo piano.
Ma ormai il seme,e non solo metaforicamente,era germogliato e da quel momento non c'è stata annata che non abbia visto mettere a dimora o invasare nuovi rosai. E come tutti gli amanti di una qualsiasi specie sanno c'è un percorso da  fare,con dei passaggi ben precisi, Anche perchè le rose offrono una tale varietà di forme e colori che c'è veramente da sbizzarrirsi.
Infatti il mio step successivo furono le antiche varietà,ma all'epoca non erano molto di moda ed ebbi le mie difficoltà per procurarmi quello che mi piaceva,inoltre spesso i rosai antichi possono essere più delicati e questo lo scoprii a mie spese. Comunque,a distanza di più di 20 anni,un piccolo rosaio di M.me Hardy ancora mi allieta con la sua esigua fioritura di corolle perfette. Un'altra sorpresa fu Costance Spry,creatura di Austin,dichiarato rosaio con altezza massima di 2,5 m,che piazzai in un angolo della recinzione e che divenne in brevissimo tempo un cespuglio ramificato con getti talvolta anche di 4 m,degno della foresta amazzonica più profonda,e con una delle fioriture più belle che abbia mai visto.
A fronte di queste meraviglie ho avuto anche delusioni cocenti,e non poche,anzi molte. Con Costance Spry inaugurai il periodo Austin piantando qua e là i suoi rosai, Sharifa Asma, Abraham Darby,Pat Austin,Ambridge Rose e altre cinque o sei varietà. Furono un successone per un paio di anni e poi pof! Seccati in meno di una stagione,tanto che da allora i rosai di Austin me li tengo in vaso e stop.
Devo confessare anche una sviscerata passione per varietà molto più economiche,per anni ho piantato quei poveri rosai a radice nuda, un poco stenti,che vengono venduti dalla grande distribuzione,in quei sacchetti di plastica verdi o rossi,con la foto della varietà davanti. Quando li vedo lì,negli scaffali del supermercato,si manifesta lo stesso sentimento che mi ha permesso di riempirmi la casa di animali andicappati,mi fanno pena. Così,anche se quella varietà non mi piace proprio,la prendo e magari la pianto nel bosco,nel tentativo di dargli una vita decorosa. Comunque le sorprese più belle le ho proprio avute dai famosi sacchetti, perchè,in due occasioni diverse, hanno prodotto due rosai,uno a cespuglio e l'altro rampicante di una bellezza particolare. I nomi? Persi con il passare delle stagioni,forse perchè ne pianto veramente troppi e non me lo ricordo il nome di tutte le mie creature.
Ma forse questo non è un problema,che mi importa di sapere il suo nome quando ogni anno mi rallegra con il regalo dei suoi fiori,quello che io cerco non è la sua genealogia,ma la gioia che è capace di far scaturire dal mio cuore e,come ha detto uno ben più dotto di me,la rosa e la sua bellezza esistono da ben prima che gli dessimo un nome.


Dr.Elisabetta Meregalli www.lerosedifirenze.com


giovedì 3 marzo 2016


GRANDI SORPRESE PER VOI


Cancelli aperti in vivaio
vivaio Le Rose di Firenze
http://www.lerosedifirenze.com

L’evento si svolgerà presso il vivaio Le Rose di Firenze,via delle Prata 13A, Scandicci (Firenze) in occasione del Solstizio di Primavera, 19/20 Marzo, dalle 10 al tramonto.
                                                                PROGRAMMA
·        Consulenze gratuite per i proprietari di animali e dimostrazioni di piccoli esercizi, attività per avvicinare i bambini agli animali nel pomeriggio di sabato e domenica
·        corso di potatura delle rose,ortensie e clematidi dalle ore 10  della domenica
·        corso di coltivazione delle lavande e dei cespugli da fiore sabato pomeriggio dalle 15
·        corso coltivazione agrumi, erbacee e pelargoni domenica pomeriggio dalle 15
·        Sarà anche presente un angolo ristorazione street food con prodotti della cucina tipica toscana del cuoco Mario Monterossi.
·        Parte dei proventi provenienti dalla vendita di alcune varietà di rose saranno devoluti all’associazione Donna&Madre olnus con cui il Vivaio le Rose di Firenze ha una stretta collaborazione.
·         ospiti partecipanti: vivaio La Brina,vivaio Pollicirosa, Biovivaio Gran burrone, vivaio Alessandra Orsi, Vivaio Antico fiore, associazione Donne in Campo , associazione Donna
·        & Madre ,Strepeyou Firenze, libri collana verde.
·        La terra di Gaia  humus di  lombrico.

·        La manifestazione avrà il patrocinio di Volkswagen “veicoli commerciali”

Naturalmente rose clematidi e tanto altro ancora vi aspettiamo !!

·        vivaio le rose di Firenze, loc. Scandicci, 50018 Firenze, via delle prata n°13 A
Rita Paoli      3283842785

Stefano Magi  329 0529736                                     

lunedì 1 febbraio 2016




SPIREE




Sono cespugli della famiglia delle rosacee che comprende circa un centinaio di specie originari dell’Asia sud orientale fu introdotta in Europa nel 1600 . Normalmente si usano per scopi ornamentali anche se se ne conoscono alcune proprietà terapeutiche , contiene nei suoi tessuti acido salicilico ( si usa per i dolori articolari ,gli stati febbrili e influenzali).
Negli ultimi anni sono passate un pò di moda e quindi dimenticate dal grande pubblico ,che si è anche dimenticato della grande duttilità di queste piante.
Si tratta di cespugli decidui di dimensioni variabilissime dai 40 cm  ai 2 m, con svariati portamenti da piccoli cuscini a grandi cespugli simili a fontane fiorite .La fioritura nelle nostre latitudini parte dal mese di marzo per protrarsi fino all’inizio dell’inverno e i fiori  sono riuniti in corimbi o racemi e hanno una forma simile ad una coppa formata da cinque petali di colore variabile  (bianchi ,rosa tenero,rosa acceso,o anche rosa e bianco sulla stessa pianta)
Il nome spirea deriva dal greco speira che significa legaccio, poiché molte specie hanno rami lunghi e flessibili, usati anticamente per fare corone e ghirlande.
Presenta foglie non molto grandi ovali o lanceolate di colore verde più o meno scuro o gialle, che in alcune varietà in autunno,muta in rosso. Il margine si presenta leggermente dentato . 
 Coltivazione
Piante estremamente frugali si adattano a qualsiasi tipo di terreno da quelli sabbiosi e poverissimi,a quelli coesi ricchi di argilla  fino a colonizzare anche scarpate rocciose e terreni calcarei ,lo stesso dicasi per le temperature resistono alle basse temperature e a  freddi prolungati ,ma sopportano anche le caldi estate italiane.
Dal punto di vista dell’esposizione queste piante danno buoni risultati  sia al sole che all’ombra a patto che quest’ ultima non sia troppo cupa in questa situazione infatti la fioritura potrebbe essere un po’ scarsa .
L’irrigazione deve essere costante e regolare nel primo anno d’impianto ,per fa si che la pianta sviluppi un buon apparato radicale robusto e profondo ,negli anni successivi l’irrigazione può essere anche assente perché questi cespugli resistono bene anche a periodi prolungati di siccità.
E’sottinteso che se le spiree vengono coltivate in terreni di medio impasto ricchi di humus freschi e concimate regolarmente avremo naturalmente cespugli vigorosi con accrescimenti  molto rapidi
La concimazione deve essere effettuata in autunno con un buon apporto di sostanza organica alla base della pianta ,in primavera invece per aiutare la pianta nella ripresa vegetativa interveniamo con del concime chimico come ad esempio del Nitrofoska . 
Potatura
Si possono dividere le spiree in due grandi gruppi :
Gruppo A questi cespugli fioriscono inizio primavera e anno prevalentemente fiori bianchi generalmente riuniti in corimbi ,il fiore è a forma di coppa e può essere semplice o doppio .
I fiori si sviluppano sul ramo nei mesi di marzo aprile dell’anno precedente  e sono normalmente cespugli di grandi dimensioni la potatura qui dovrà essere eseguita subito dopo la fioritura per dar modo alla pianta di formare nuovi rami che porteranno fiori nell’anno seguente.
Gruppo B   queste spiree fioriscono invece nei rami dell’anno hanno fiori normalmente rosa più o meno acceso le loro dimensioni sono più contenute e hanno una spiccata capacità pollonifera .
La potatura dei questo gruppo può essere effettuata nel mese di febbraio per riordinare il cespuglio e successivamente dopo la prima fioritura per stimolare la successiva


Spiree a fioritura tardiva
Spirea Bumalda
Spirea di origine giapponese ottenuta dall’incrocio fra s.Albiflora e s.Japonica si è naturalizzata nelle zone dell’Appennino settentrionale .Si tratta di un cespuglio semisferico che raggiunge un’altezza di circa m1,30 rami sottili leggermente arcuati ,fiori rosa acceso. Le giovani foglie inizialmente rosse diventano verdi con la maturità per poiassume un bel color bronzo in autunno
Spirea Bumalda “ Gold flame”
Una delle mie preferite spirea di origine orientale con portamento rotondeggiante compatto arriva ad un’altezza massima di 80 -100 cm Presenta piccole infiorescenze piatte di un rosa acceso, ma la sua peculiarità sono le foglie che hanno colorazione che varia secondo la stagione  dal rosso arancio delle giovani foglie che diventa giallo verde nelle adulte e infine rosso in autunno
Spirea Japonica little princess
Piccolo e delizioso cespuglio  di origine Giapponese che al massimo arriva a cm 70 di altezza, ha un portamento semisferico compatto e ordinato è quindi ottimo per bordure e giardini rocciosi  .Il suoi fiori sono di color rosa e appaiono sulla pianta in estate a fine fioritura si eliminano favorendo cosi le successive fioriture, molto resistente all’inquinamento come tutte le spiree
 Spiree a fioritura precoce
 Spirea Thumbergi
Originario della cina a una fioritura decisamente precoce ,i fiori piccoli e bianchi coprono l’intero  ramo che si presenta fine e leggermente arcuato, i fiori si presentano sul ramo prima delle foglie. La pinta raggiunge al massimo un’altezza di m 1,80.Come tutte le spiree a fioritura precoce va potata subito dopo la fioritura.
 Spirea Prunifolia
Una delle più belle spiree di colore bianco ,presenta fiori doppi che somigliano a mazzetti di  piccole roselline, anche questo arbusto a origini Giapponesi e fu introdotta in Europa da Siebold nel 1850 Questo cespuglio raggiunge un’altezza di circa 2m ha un portamento un po’ scomposto e anche in questo caso i rami sono leggermente arcuati
Spirea vanhouttei  Anche chiamata   corona nunziale è molto comune  in  Toscana dove fa bella mostra di se sui viali dei Colli dimostrando di essere una pianta duttile resistente all’inquinamento e alla mancanza di qualsivoglia tipo di cura ,tranne la potatura che viene effettuata subito dopo la fioritura .E’ un ibrido ottenuto in Francia nel 1862 dall’incrocio di Spirea triloba e la Spirea cantoniensis
I fiori sono dei corimbi bianchi che ricoprono l’intero ramo che si presentano decisamente arcuati
Raggiunge un’altezza di circa 2 metri ,fiorisce a fine aprile in maniera abbondante . Da questa spirea per mutazione si è ottenuto una spirea molto interessa te  la Spirea x vanottei Pink ice con foglie variegate e getti giovani di color rosa.


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domenica 17 gennaio 2016



ASSETATE ORTENSIE



Le hydrange in Italia specialmente quelle coltivate nel centro sud sono perennemente assetate , il terreno dove vengono  coltivate deve essere sempre fresco, è quindi di particolare importanza preparare il terreno   in maniera corretta in modo da aumentarne la capacità idrica . Ciò si ottiene aggiungendo al terreno humus,oppure bentonite .
Ma è il numero di ore di insolazione diretta e l’umidità del suolo che fanno la differenza nel comportamento della nostra ortensia.
Se la pianta si trova in un ombra luminosa è chiaro che l’evaporazione dell’acqua dalle foglie e anche dal terreno sarà ridotta. Se invece siamo in una posizione assolata l’evaporazione è intensa e le foglie della nostra ortensia si afflosciano, questo afflosciamento se non interveniamo si trasforma in disseccamento sia delle foglie che dei fiori.
Anche all’ombra può succedere che la nostra pianta abbia sete, e questo avviene sotto gli alberi per due motivi: Il primo è che le hydrange hanno uno sviluppo radicale assai ridotto, massimo  cm 60 e quindi specialmente nel periodo estivo la concorrenza delle radici degli alberi si fa sentire. Il secondo è che le chiome degli alberi stessi crea  copertura, come fossero dei grandi ombrelli , questo impedisce alle piogge non troppo abbondanti di arrivare al suolo, essendo intercettate dalle foglie.
Quindi anche per le ortensie che vengono piantate nel sottobosco la cura dell’irrigazione deve essere costante.
Il modo migliore per annaffiare le nostre amiche ortensie è bagnare il terreno intorno alla pianta, magari si può avere l’accortezza di creare intorno ad essa un piccola tazza che contiene l’acqua, in modo che non si disperda. L’Ortensia va preferibilmente bagnata al mattino, cosi che possa affrontare le calde giornate estive con un terreno fresco ma non fradicio cioè un terreno saturo di acqua, questo perché un terreno saturo di acqua porterà la nostra ortensia all’asfissia radicale e anche perché con un terreno troppo bagnato si favorisce lo sviluppo di malattie come l’oidio e la peronospora.
Vi sono però delle ortensie che resistono in maniera migliore alla mancanza di acqua, queste sono
La specie ARBORESCENS,  la specie PANICULATA , la specie QUERCIFOLIA  e anche le ortensie RAMPICANTI. Se le nostre ortensie sono coltivate in vaso l’attenzione all’inrrigazione deve essere massima, un vaso  è un ambiente ristretto e il terreno in esso contenuto si può asciugare molto velocemente. Se ci siamo dimenticati di annaffiare è la terra è asciuttissima  è consigliabile immergere il vaso in un secchio di acqua e lasciarlo immerso fino che le bolle di aria scompariranno.
Non lasciamo il nostro vaso senza drenaggio, i ristagni di acqua sono deleteri come la siccità, infatti  le radici con il ristagno marciscono.
Pacciamatura si, pacciamatura no, le scuole di pensiero sono diverse, secondo me una pacciamatura   mantiene il terreno più fresco.

Buona annaffiatura Rita 



foto di www.vasidipiante.com

venerdì 15 gennaio 2016





L’evento si svolgerà presso il vivaio Le Rose di Firenze,via delle Prata  49,Scandicci (Firenze) in occasione del Solstizio di Primavera, 19/20 Marzo,dalle 10 al tramonto. In tale occasione saranno ospiti L’associazione DONNE IN CAMPO TOSCANA, L ‘associazione Oliandolare con la sig.ra Daniela Vanelli  che ci aiuterà ad apprezzare il nostro fantastico olio italiano,   vivaisti da tutt’Italia specializzati in collezioni di AGRUMI, CLEMATIDI, ROSE, PIANTE GRASSE, ALBERI DA FRUTTO, CESPUGLI,  inoltre saranno presenti anche produttori di terrecotte artistiche toscane, innovativi arredamenti da giardino e cosa insolita ma importantissima per la prima volta associati alle piante gli animali da compagnia.
·         Durante la manifestazione si svolgeranno:
·         Consulenze gratuite per i proprietari di animali e dimostrazioni di piccoli esercizi
·         Attività per avvicinare i bambini agli animali
·         Piccoli seminari su vari argomenti gestiti dagli espositori di piante e animali
·         Consulenze veterinarie
·         Consulenze Botaniche
·         Sarà anche presente un angolo ristorazione street food con prodotti della cucina toscana del cuoco Toscano Mario Monterossi.
·         Parte dei proventi provenienti dalla vendita di alcune varietà di rose saranno devoluti all’associazione Donna&Madre olnus con cui il Vivaio le Rose di Firenze ha una stretta collaborazione.
·         Avremo anche la gradita presenza di  Volkswagen V.I.C  Firenze via Pratese 166 cap 50145 Firenze con i mezzi utili a trasportare piante,i nostri amici a quattro zampe e quelli a due regalandoci un piccolo contributo che andrà ad aiutare le donne in difficoltà
·         L’organizzazione della manifestazione è curata dall’associazione “Rose, giardini, cani, gatti, papere e pesci rossi” , che racchiude esperti botanici, veterinari, etologi, psicanalisti degli animali ed educatori cinofili. Per godere in pieno di giardini, terrazzi e spazi verdi con i nostri amici a due o quattro zampe e non solo, senza recare danni o problemi a loro e a noi stessi.

Per informazioni:
vivaio le rose di Firenze, loc. Scandicci, 50018 Firenze, via delle prata n°50
Stefano Magi  329 0529736                                       Stefano Bolonegnesi 3396028427
Rita Paoli    3283842785                                          Elisabetta Meregalli 3317714955
Costantino Roberto 3460300026 responsabile V.C.I


domenica 10 gennaio 2016




CANI E GIARDINI


È una credenza diffusa che se si dispone di un giardino si possa tranquillamente adottare un cane, quasi fosse il binomio perfetto della vita perfetta. Non esiste idea più sbagliata. Se si vuole accogliere un cane all'interno della propria famiglia il presupposto essenziale è il tempo che si ha a disposizione. Certo che se la casa dispone anche di un bel giardino, dove la bestiola possa dilettarsi in giochi di movimento e rilassarsi al sole è cosa senz'altro apprezzabile. Ricordiamo sempre, però, che il cane è un animale sociale, che stringe un legame fortissimo con il gruppo di appartenenza, ovvero la sua famiglia. Pensare di tenerlo soltanto in giardino, senza dargli la possibilità  di accedere alla casa, e condividere così i tanti momenti d'intimità, significa imporgli l'isolamento sociale che il cane spesso vive in modo punitivo, mostrandosi triste e frustrato.
Il giardino non è neppure un alibi per ritenersi esonerati dal concedere al cane delle belle   passeggiate. La possibilità di esplorare ogni giorno delle zone nuove, di seguire il percorso di altri cani, annusando con interesse ed accuratezza e marcare sulle tracce lasciate dai propri simili è qualcosa di assolutamente positivo e necessario che contribuisce al benessere psico-fisico dell'animale.
Se un cane passa in giardino la stragrande maggioranza del suo tempo spesso finisce per annoiarsi e tende a manifestare comportamenti eccessivi anche nella guardia, abbaiando e pattugliando i confini ad ogni minimo stimolo e in maniera insistente, dato che diventa il suo principale impegno quotidiano. A questo proposito è importante ribadire che non occorrono corsi specifici per evocare nel cane i comportamenti di guardia, che soprattutto in certe razze con particolare attitudine emergono spontaneamente al momento giusto.
Può essere utile costruire all'interno del giardino un box con determinate caratteristiche. Educare il cane a vivere questo spazio in maniera positiva può rivelarsi estremamente utile. Ad esempio per quei cani che hanno una forte tendenza alla fuga, per quelli che sono dei grandi distruttori o magari hanno problemi con alcune persone che frequentano la casa. Il cane deve attivarsi fisicamente insieme al proprietario, ed è importantissimo che questo avvenga prima di andare a lavoro, mentre quando quest'ultimo non è presente è auspicabile che la bestiola riposi quieta rilassandosi in uno spazio personale come quello di un box. Questo in alternativa ad attività non troppo “virtuose” ed apprezzabili come le buche, la potatura delle piante e le fughe. Il concetto è sempre quello: più il cane viene impegnato nei modi e nei tempi giusti in attività ricreative e strutturate, meno voglia ed energie avrà per devastare il giardino. Chiaramente, soprattutto nel primo anno di vita (anche per tempi più lunghi in alcune razze in cui la fase dell'esplorazione orale è più accentuata...) potrete trovare piante sapientemente potate, bulbi estirpati e tante altre belle sorprese. Aiutano molto dei giochi-snack da rosicchiare che riempiano i momenti di solitudine impegnando i muscoli mandibolari. Ottimi ad esempio le orecchie di maiale e il nerbo di bue essiccati, e anche il famoso kong, giocattolo di una gomma atossica e indistruttibile che può essere riempito di alimento umido e congelato.
Se il problema invece sono le fughe, la soluzione è soltanto una: la recinzione idonea. La rete deve essere di tipo elettro-saldato, impiantata nel terreno con gettata di cemento. Altezza 2 metri e rigirata all'interno. Il consiglio è quello di applicare tutti i requisiti descritti perché i “fuggiaschi professionisti” sono in grado di mettere in atto performance inimmaginabili pur di provare l'ebrezza, magari già sperimentata, di una battuta di caccia nella selva, di una visita all'amante o al ristorante preferito...

Dott. Alessia Gargani

sabato 9 gennaio 2016

Potatura della rosa ovvero: 

 a cosa serve potare le rose?






Ed ecco alcuni motivi:

 Ottenere fiori più belli e fioriture prolungate, allungare la vita della pianta e disciplinare il cespuglio. Esistono vari tipi di potatura.
 Potatura lunga: circa 5 occhi per ramo, con cui si ottengono molti fiori ma più piccoli.
Potatura corta : 2 o 3 occhi per ramo  con i quali ne otteniamo meno ma più belli.
Potatura estiva: che serve per programmare ed impostare le successive fioritura.
Potatura invernale, che è molto più importante della precedente, perche serve a disciplinare la crescita  e la forma della pianta.
La potatura lunga o corta dipende anche dalla robustezza della pianta ,una pianta debole si pota  più drasticamente per rafforzarla, una forte,  meno,  perché  data la sua vigoria emetterà molti succhioni.
Le rose si potano quando sono in riposo, normalmente in inverno, ma è necessario valutare le zone geografiche dove si opera ed anche il tipo di rosa che possediamo.
Il primo passo è una ripulitura generale, cominciando dai rami secchi e danneggiati, il secondo  consiste nell'eliminare i rami che si sovrappongono e che si incrociano cosi da dare una forma armonica alla nostra rosa.   La potatura invernale permette inoltre di eliminare i rami secchi e rovinati dal freddo, con quella estiva si eliminano i fiori appassiti  e si induce la rosa a formare nuovi fiori
Rose tappezzanti e paesaggistiche potatura minima, in pratica si tolgono solo i rami deboli o i danneggiati. Quando la pianta ha qualche anno di età si accorciano i rami più vecchi in modo da rinnovare il cespuglio.
Rose inglesi, si potano lasciando massimo circa 40 cm di ramo in modo da rendere il cespuglio ordinato, si eliminano anche i rami danneggiati o deboli.
Rose botaniche  queste rose normalmente si lasciano sviluppare liberamente per poterne apprezzare il portamento naturale, ci limiteremo solamente a togliere eventuali rami danneggiati.
Rose ibridi perpetui  rosai assai vigorosi che devono essere potati per non avere zone spoglie e legnose alla base. Praticamente si eliminano i rami vecchi sottili o danneggiati, si toglieranno i rami che hanno già fiorito accorciandoli,  lasciando rami lunghi circa 30-40 cm  . Questa potatura si esegue dopo la fioritura, alcuni rami poi, in estate, andranno piegati per ostacolare la preminenza apicale, in modo da formare  un archetto per favorire la fioritura sull'intero ramo .
Rose cinesi sono rose da potare assai poco dato il loro lento sviluppo, in pratica una pulitura e un leggerissimo diradamento dei rami, tranne alcune eccezioni come ad esempio la rosa Chinensis  Mutabilis che è una rosa molto vigorosa.
Rose centifolia ,muscosa, gallica, damasceana sono rose non rifiorenti e che fioriscono sui rami giovani dell'annata precedente. Si tolgono dunque i rami secchi, danneggiati, che si intersecano e quelli poco robusti. La potatura più importante per queste rose è dopo la fioritura.
Rose  ibridi di tea  queste rose devono essere potate drasticamente, si eliminano rami vecchi quelli deboli e in estate, dopo ogni fioritura, si abbassa la vegetazione di circa la metà, per ottenere la successiva fioritura dopo circa 30 - 40 giorni . 
 Rose Rampicanti moderne a grandi fiori  Queste rampicanti sono molto vigorose. I rami che fioriscono sono quelli laterali, che vengono prodotti sui rami vecchi di 2 o 3 anni; si procederà dunque ad eliminare quelli vecchi  esauriti,  poi si accorceranno gli steli che hanno fiorito, lasciando da 3 a 6 occhi. I nuovi getti verranno piegati a formare un ventaglio per evitare che la parte bassa della rosa rimanga sguarnita.

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